[Torna alle Fiabe di Cuoricina] Le Fiabe di Donna Mariangela

Benvenuti e buon divertimento Storia di un chicco di grano.

C'era una volta un campo di grano.
E c'era un bambino, che si fermò a dialogare con un chiccolino.


-Chiccolino dove stai?
-Sotto terrai, non lo sai?
-E là sotto non fai nulla?
-Dormo dentro la mia culla?
-Dormi sempre, ma perché?
-Voglio crescer come te.
-E se tanto crescerai, chiccolino che farai?
-Una spiga metterò, tanti chicchi ti darò

Il bambino abitava in una casupola in mezzo ai campi
e il suo babbo faceva il contadino.
Quel campo di grano l'aveva arato lui,
guidato dal bue Cornelio.
Cornelio era un bue tranquillo,
proprio come quello della poesia del Carducci.
Beniamino, il bimbo, accompagnava volentieri il babbo
osservando il suo lavoro.
Fu così che un giorno iniziò un dialogo con un chiccolino.
Beniamino aveva il dono di parlare con la natura e di capirne la voce.
Il chiccolino disse ancora di avere molti fratellini
e che sotto terra c'erano anche molti altri abitatori.
C'era per esempio un formicaio, con una vera colonia di formiche..



UNA COLONIA DI FORMICHE

LE FORMICHE VIVONO INSIEME IN LARGHI GRUPPI CHIAMATE COLONIE .
UNA COLONIA PUÒ AVERE CENTINAIA , MIGLIAIA O PERSINO MILIONI DI FORMICHE.
LE FORMICHE SCAVANO NIDI SOTTOTERRA CON MOLTE STANZE E TUNNEL.
LE FORMICHE SONO MOLTO FORTI . ALCUNE POSSONO SOLLEVARE COSE PESANTI ANCHE CINQUANTA VOLTE IL LORO PESO: COME SE UNA PERSONA SOLLEVASSE UN PICCOLO ELEFANTE
 

Chiccolino aveva paura di loro,
perché sapeva che cercavano cibo nel terreno
e i chicchi di grano erano prelibati.
Beniamino tranquillizzò il suo amico e promise
che avrebbe portato ogni giorno delle briciole di pane
per sfamare le formicuzze, purché esse non toccassero Chiccolino.
Il patto venne rispettato, così Chiccolino con i suoi fratellini poté restare tranquillo.



Incredibile scovare quanti siano gli abitatori del sottosuolo.
Non c'erano solo le formiche.
Abitante molto importante del sottosuolo è il lombrico che con il suo instancabile scavare traccia un reticolo di minuscole gallerie
che contribuiscono ad areare il terreno.
La presenza nel suolo del lombrico è segnalata dal gran numero dei caratteristici mucchietti di terra: più essi sono numerosi, più il terreno sarà fertile.
Chiccolino amava i lombrichi: era contento perché se il terreno
era fertile, poteva nutrirsi di più e crescere più in fretta.

Ma non erano solo i lombrichi a fare mucchietti di terra.
I caratteristici cumuli di terreno smosso nei prati, stanno ad indicare la presenza di un piccolo mammifero che vive prevalentemente nel sottosuolo: la Talpa.

E' molto rara da vedere, perché trascorre la maggior parte del tempo sotto terra scavando lunghissime gallerie.
Ha un corpo molto piccolo, occhi molto piccoli, ma ci vede molto bene, a differenza di quello che si pensa. Ha delle piccole zampe, ma con unghie molto robuste che servono per smuovere la terra.
E' dotata di una pelliccia particolare con il pelo che si può muovere in ogni direzione, per cui può anche indietreggiare senza difficoltà nei cunicoli.
Per loro il tempo non esiste, sono attive sia di giorno che di notte, sia d'estate che d'inverno, sempre in cerca di lombrichi e larve. per ricercare le prede non utilizza la vista , ma l'udito e l'olfatto, sviluppatissimi.
Essendo costretta a cibarsi molto, crea anche delle dispense di lombrichi.

Un altro abitante del sottosuolo è il Grillotalpa,
vorace divoratore di radici, di uova e larve di insetti.

C'è poi anche il Tasso.
E' un animale del sottobosco e del sottosuolo,
come la famosa vecchia talpa.
Vive e agisce tra il terriccio umido, lo strame,
i tronchi marcescenti, il lumbricume.
Vive in tane sotterranee assai ampie costituite da gallerie e numerose uscite, parte di queste tane vengono allargate e successivamente abitate da generazioni successive di tassi. Il tasso vive a piccoli gruppi familiari, pur non disdegnando un'esistenza solitaria. Durante l'inverno rimane nella propria tana senza però entrare in un letargo vero e proprio.

 Questi animali però non costituivano un pericolo per chiccolino



Intanto Chiccolino cresceva.
Venne il caldo, mise il germoglio,
rinforzò le radici e mise una spiga.
Quanti fratellini in questa spiga!


Storia dei chiccolini di grano
di SAHAJA YOGA

     Era una bell’estate e nei campi il grano era ormai maturo.
Arrivarono gli uomini, che iniziarono a tagliare le spighe, poi le raccoglievano e formavano le presse.
Le presse venivano caricate sui trattori e portate al mulino per fare la farina.
Il grano era molto, e quando arrivò la sera, gli uomini benché stanchi erano soddisfatti per il buon raccolto!
L’ultimo carico di presse si stava allontanando lentamente sul trattore, nessuno si accorse che era caduta una spiga di grano e da lei stavano uscendo dei chicchini!
Ohhh… esclamarono i chicchini, dove siamo? Forse ci hanno perso, cosa facciamo?
Qualcuno disse: stiamo calmi e aspettiamo che ci tornino a prendere!
Intanto il tempo passava, l’Estate stava finendo e gli uccellini erano in cerca di cibo.
E quando videro tutti quei chicchini si buttarono in picchiata per beccarli…arrivarono proprio vicinissimi, quando, s'alzò una gelida folata di vento, che portò lontano tutti i chicchini,
Ma gli uccellini si riavvicinavano e allora il vento li spingeva ancora più lontano.
Dopo un po’ di quest'inseguimento gli uccelli si stancarono e decisero di andare alla ricerca di cibo più facile!
Che paura!.. Ai chicchini batteva forte il cuore per lo spavento e, per di più si erano tutti infreddoliti.
Si strinsero tutti vicini uno all’altro per scaldarsi quando, sentirono un forte rumore di tuono, e, di lì a poco iniziò a piovere fortissimo! Rischiavano di affogare con tutta quell’acqua!
Iniziarono ad agitarsi, parlavano tutti insieme…chi diceva di fare una cosa chi di farne un’altra, insomma facevano una gran confusione senza concludere niente!
Quando, uno di loro disse: sssst…fate silenzio… ascoltate!
Allora sentirono una voce molto dolce che diceva: chicchini… non abbiate paura…venite, venite dentro a me…era Madre Terra che li chiamava ed aveva preparato un posticino, per ognuno di loro.
Ecco, disse, accoccolatevi, state comodi? Non vi preoccupate io vi proteggerò dal freddo, dall’acqua e dagli uccellini. Vi nutrirò dandovi tutto il necessario, affinché a Primavera possiate germogliare. Dormite pure, state tranquilli io penserò a voi per tutto l’inverno! Cosi parlò loro Madre Terra.

Arrivò l’inverno con pioggia torrenziale, gran freddo, gelo e neve, ma, i chicchini dormivano beati dentro Madre terra al calduccio, proprio, come i bambini ed i cuccioli nella pancia della loro mamma!

Intanto la stagione fredda stava finendo, ed il sole cominciava a solleticare madre Terra coi suoi raggi tiepidi! Era il modo di dirle che era tempo che svegliasse i chicchini.
Allora madre terra iniziò a guardare uno ad uno tutti i chicchi, per vedere se erano cresciuti, se avevano sviluppato delle radici abbastanza forti da poter uscire.
Dopo un attento controllo Madre Terra era proprio soddisfatta! I chicchini si erano fidati e lei aveva potuto renderli grandi, forti e con delle bellissime radici robuste, a prova del vento più forte!
Erano proprio pronti per nascere!
Sveglia …sveglia…iniziò a dire Madre Terra, siete pronti, siete grandi oramai, non abbiate timore, io continuerò a nutrirvi attraverso le vostre radici, ma ora è tempo che conosciate vostro padre il sole!
Allora i chicchini iniziarono ad uscire uno ad uno…..e quando furono nati, alzarono tutti insieme le braccia verso il sole gridando fortissimo JAI! JAI!JAI!





Questa è la storia di tanti fratellini del nostro Chiccolino.
Anche lui continuò la sua vita felice, fino a quando, portato al mulino,
fu macinato e divenne farina per essere sperduto poi in una buona pagnottella.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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