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Benvenuti e buon divertimento

M U S I C A   D ' O R G A N O


( continuazione della fiaba: SCARPE )
 
 


 
 

Un susseguirsi di note,
che paiono rincorrersi,
si fondon dolcemente in armonia.
Giunge all'orecchio,
penetra dentro,
accarezza il cuore,
eleva la mente,
porta verso Dio.
E credi allora di capire
che può essere soave
anche il morire,
se un suono così melodioso
accompagna il tuo partire.
Sono toni bassi,
voci profonde,
che scuotono tutta l'anima,
che penetrano come onde
ribollenti di marosi.

E poi si fanno acute,
quasi celestiali voci,
cori d'angeli osannanti
che ti elevano ad altezze
finora sconosciute.
Poi tacciono un istante
per farti meditare
e riprendono più calde
per condurti a sognare.
 Sogni cherubini, stelle luminose,

luci, colori, profumi, fiori.
Vorresti poter fermare
il brivido che ti coglie,
ma purtroppo finisce,
come tutto quaggiù.
Speriamo siano eterne
le melodie lassù.





Questa poesia è forse un presagio.
Anche la nostra Giulia, ricordate?
Quella signorinetta amante del ballo, che si era innamorata
del suo cavaliere Guido, ascoltava le note di un organo
accanto ad una chiesa e sognava.

"Chissà se un giorno queste note saranno per me! Mi sposerò? Guido mi ama, io lo amo, ma durerà?"
Un po' titubante la nostra Giulietta!
Non si fidava delle sue emozioni.
Temeva di essere solo una sognatrice.
Mentre rifletteva tra sé e sé sentì un passo alle sue spalle.
Si voltò tremante con il cuore in tumulto e riconobbe il suo Guido.
"Come mai da queste parti? Credevo fossi a casa a studiare!"
"Ho voluto prendermi una pausa e, passeggiando, ho sentito una musica celestiale che mi ha attratto ed eccomi qui.
Non speravo di incontrarti, ma sono proprio felice di vederti."
Anche Guido era turbato, si avvicinò alla sua amata
e si sedette accanto a lei.
Entrambi rimasero in silenzio ad ascoltare il susseguirsi delle note.
Poi insieme esclamarono:
"Vuoi sposarmi?"
Scoppiarono in una risata e si abbracciarono.



Le note dell'organo continuarono
e sembravano accompagnare il battere dei loro cuori.
Il loro amore era dolce  e tenero, un amore puro e soave.
La sera stessa Guido si recò a casa di Giulia per comunicare la loro decisione.
Anche i genitori della ragazza si dimostrarono felici,
perché conoscevano bene Guido e sapevano che era un bravo ragazzo.
Il padre, però rimase un po' perplesso, perché Giulia era ancora molto giovane ed entrambi dovevano terminare gli studi.
Non frappose ostacoli, però, e attese fiducioso gli eventi.

Che significa questo atteggiamento?
Forse i due giovani non si amano più?
No! sono soltanto un po' pensierosi e riflettono insieme,
ma non vogliono influenzarsi: per questo stanno discosti.
Hanno fatto una lunga passeggiata parlando dei loro studi,
della loro situazione.
Non possono certo contare sulle proprie finanze
dato che nessuno dei due ha un lavoro.
Non volevano pesare sulle proprie famiglie
che certamente li avrebbero aiutati,
ma dovevano prendere una decisione.
Giulia propose di aspettare qualche tempo,
di non avere fretta di accasarsi.
"Per ora continuiamo a studiare, così mio padre sarà più tranquillo - suggerì Giulia - intanto continuiamo a frequentarci e si vedrà."
Guido non era tanto dell'idea di rimandare a chissà quando il loro matrimonio.
"Sai che ti dico? Tu non mi ami abbastanza e vuoi prendere tempo.
Però una soluzione ci sarebbe: io mi cerco un lavoro,
part time, s'intende.
Continuerò gli studi, ma intanto cominciamo a raggranellare
qualche soldo e ci rendiamo indipendenti"
Giulia aveva più senso pratico e capiva che non era facile
conciliare lavoro e studio.
Ecco perché era pensierosa!
Ma Guido fu irremovibile:
"Parlerò con mio padre: lui ha tanti amici
e vedrai che potrò trovare un lavoruccio adatto alle nostre esigenze"
"Tu sei un sognatore.
Sai benissimo che, con i tempi che corrono, con la disoccupazione generale non è facile trovare un'occupazione.
Ascolta me: aspettiamo, non abbiamo fretta, vedrai che il nostro amore si consoliderà"
Non molto convinto Guido si rassegnò,
ma intanto si diede da fare per attuare il suo progetto.

Magari poteva aiutare il suo meccanico,
gli piaceva occuparsi dei motori.
Fin da bambino amava le macchine, le smontava e rimontava!

Oppure poteva dare lezioni private.
Già: forse questo era un lavoro più adatto a lui.
L'occasione si presentò ben presto.
Nel caseggiato c'era una famiglia con un bimbetto un po' svogliato.
A scuola non stava attento, a casa non si applicava.
I genitori erano preoccupati perché entrambi dovevano recarsi al lavoro
e non potevano seguire molto il loro figliolo.
Il padre ne parlò con Guido proponendogli
di dare qualche lezione al ragazzino.
Fu l'inizio del nuovo lavoro che Guido cercava.
Iniziò con lo studentello, poi a lui si unirono alcuni compagni di classe
e la cosa incominciò a funzionare.
Anche Giulia era contenta della decisione presa dal suo amico.
A poco a poco poterono essere più indipendenti e pensare seriamente al loro futuro.


Iniziarono così a fare i preparativi per le nozze.

Quanti problemi: l'elenco degli invitati,
i biglietti da inviare loro,
le bomboniere,
gli anelli,
la chiesa,
il pranzo oppure il rinfresco e così via.
non finivano mai le cose da organizzare.

Anche i genitori collaborarono e finalmente arrivò il giorno tanto sospirato.

Pensarono anche agli addobbi della chiesa.
Il sole splendeva nel cielo e nel loro cuore: erano proprio felici!



 
 

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