Sport & Salute:
L'attività sportiva, oltre ad essere un'ottima "medicina" anti invecchiamento, è strumento di socializzazione e di miglioramento della qualità di vita.


Intervista a Massimo Ponzoni Massimo Ponzoni

Vice Presidente della VII Commissione “Cultura, Formazione professionale, Commercio, Sport, Informazione” della Regione Lombardia


Care Amiche ed Amici di www.seeandlisten.it, pubblichiamo con piacere l'intervista in esclusiva che abbiamo effettuato al Vice Presidente della VII Commissione “Cultura, Formazione professionale, Commercio, Sport, Informazione” della Regione Lombardia: Massimo Ponzoni. L'intervista ha avuto, come fulcro di discussione, lo sport dilettantistico e la salute.


Massimo Ponzoni, innanzi tutto, potrebbe illustrarci brevemente di cosa si occupa la Commissione per lo Sport di cui Lei fa parte?


La VII Commissione è un organo interno del Consiglio Regionale ed ha un doppio mandato: da un lato esamina preventivamente i progetti di legge relativi alle materie di competenza e dall'altro svolge un'attività istruttoria sugli atti amministrativi prima che questi vengano discussi e approvati dallo stesso Consiglio regionale.

Si esaminano, nello specifico, tutte le proposte in favore delle attività e della pratica sportiva. Esprime inoltre sia pareri alla Giunta Regionale che attività di supporto al Consiglio stesso.


Cosa fa la Regione Lombardia per incentivare la pratica dello sport?


La Regione, riconoscendo proprio la funzione sociale delle attività sportive, ne promuove lo sviluppo e la pratica da parte di tutti i cittadini, distinguendo la pratica agonistica da quella non agonistica. Ad esempio, incentiva lo sviluppo qualitativo delle federazioni, delle associazioni sportive dilettantistiche, dei circoli senza scopo di lucro, dei centri di aggregazione giovanile e degli oratori.


Se dovesse citare un suo traguardo raggiunto, quale rammenterebbe?


Il lavoro svolto in Commissione e presentato in Assemblea mi ha permesso di far votare all’unanimità dal Consiglio Regionale lombardo la Legge 26 sullo Sport, della quale sono stato il Relatore in Aula. Infatti, per la prima volta, è stato in questa legislatura che tutte le forze politiche appartenenti al Consiglio, dalla maggioranza all’opposizione, si sono espresse a favore dell’approvazione di una siffatta legge regionale.


Ponzoni, Lei che è il più giovane Consigliere regionale in carica come interpreta il binomio Sport - Salute?


Lo sport, in particolare quello praticato a livello dilettantistico, è a mio avviso un fantastico momento di aggregazione a tutte le età. E' un atto di socializzazione.. e di “crescita congiunta” nel rispetto reciproco. Nella Legge Regionale n. 26 del 8 ottobre 2002, sopra citata, la Regione manifesta la propria volontà di favorire “la pratica delle attività motorie sportivo-ricreative sotto il profilo della funzione sociale, della educazione e della formazione della persona, della prevenzione di malattie e disturbi fisici e della tutela della salute dei cittadini, dello sviluppo delle relazioni sociali, del miglioramento degli stili di vita e del conseguente impulso all'economia.”

Personalmente ho un alto rispetto per lo sport perché mi ha permesso di confrontarmi con me stesso, di soffrire e di gioire, di perdere.. e magari anche di vincere, insomma di vivere con gli altri dei bei momenti comuni. Praticandolo ho anche avuto l'opportunità di verificare come l'attività fisica mantenga "giovani" uomini e donne di tutte le età, non solo per il lapalissiano benessere fisico indotto, ma probabilmente anche proprio, come si diceva prima, in funzione dell'alto grado di socializzazione che si viene ad instaurare nel proprio "gruppo", sia esso spontaneo che istituzionale. Fare sport insomma aiuta le persone a sentirsi più vive, più serene e, perché no, anche più "giovani"!


Potrebbe essere più preciso?


E' dimostrato scientificamente come la continuità dell’attività fisica nell’anziano abbia un’influenza positiva sul suo stato di salute e di benessere.

Compariamo ad esempio un soggetto di 60 - 65 anni con uno di 30 – 35.

Una persona di 60 - 65 anni ha una riduzione di massa muscolare che gli determina una riduzione della forza valutabile nell'ordine del 30% rispetto al soggetto di 30 -35 anni. Tutto questo è a seguito della riduzione del numero delle fibre muscolari ed a una riduzione del numero di cellule nervose deputate all'innervazione dei muscoli. Questo è un fenomeno comune anche ad altri tessuti. Per fortuna nelle persone anziane l'attività fisica favorisce la conservazione della massa proteica e ritarda di conseguenza il processo di invecchiamento con miglioramenti ingenerati da un cosciente allenamento, paragonabili a quelli che si possono osservare nelle persone più giovani.


La popolazione europea tende ad innalzare sempre maggiormente la propria età media. In questi anni sono nati diversi progetti di analisi delle abitudini motorie della popolazione adulta (18-80 anni): cito a solo titolo di esempio l'European Physical Activity Surveillance Survey, progetto finanziato dall'U.E. per la definizione di un questionario valutativo che ha visto coinvolte sette Istituzioni scientifica in tutta Europa. Le Istituzioni di Governo, a tutti i livelli, sono attente a questo fenomeno.. e come potrebbero non esserlo?


E la gente come la pensa in proposito?


Un'indagine di Ageing Society, un Osservatorio interdisciplinare che studia i mutamenti della società, ha evidenziato come il 70,4% delle persone componenti un campione intervistato sia propenso a pensare che mangiando poco e facendo attività fisica e mentale si possa continuare ad avere una qualità di vita soddisfacente nonostante l'avanzare dell'età.


[ Desio, gennaio 2005 - Intervista di Adelio Schieroni in esclusiva per INFOMED - Medicina ad Salutem Reducere ©]