(in) Cultura  
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo 
[gif - 21,999 bytes] 
 
Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Energy and Civilization
 
 
Considerato il valore etico di questo rapporto nel tempo docente/discenti,  pubblichiamo parte della lettera citata (in cui il professore declina per motivi di salute l’invito al pranzo conviviale della classe).

...”Non so dirti quanto piacere mi abbia fatto ricevere il ricordo affettuoso di vecchi e cari allievi, toccando i più profondi sentimenti del mio animo: giovani, vecchi nel tempo che si allontana, ma pur sempre nella loro maturità cosciente che mi auguro per tutti accompagnati da molte soddisfazioni morali e professionali; e tanto caro al mio cuore di insegnante, ora veramente carico di anni e di tutte le vicende liete e tristi della vita, e che nel bagaglio della propria esistenza ha sempre un posto preferenziale per il lungo periodo di insegnamento svolto con passione e sincero affetto a contatto di ottimi giovani seri, onesti, corretti e responsabili che non disdegnavano di avere anche un occhio di riguardo verso il loro insegnante che poteva sembrare severo, pignolo, esigente. 
 La vita di ogni uomo è un alternarsi di fatti più o meno lieti, e quel che importa è poter superare con serena rassegnazione le avversità e trarne motivo per tirare avanti il più possibile e nel miglior modo, arricchendo lo spirito  e rinvigorendo il fisico. E raggiungendo la  piena maturità si potrà fare un bilancio meditato della propria esistenza che bisognerà chiudere in attivo, non dimenticando che il proprio bene non potrà mai essere disgiunto da quello degli altri (ovvero che mai nessuno potrà basare il proprio bene su di un male altrui); la libertà del singolo mai disgiunta da quella del vicino e mai in contrasto col bene e la libertà della collettività. 
 La nostra era una materia tanto complessa che richiedeva un’applicazione costante e profonda da parte di tutti, studenti ed insegnanti. 
Credo che qualsiasi materia di studio risulti tanto più formativa quanto più sono le difficoltà nell’apprendimento. Ed io, mentre parlavo, mi chiedevo sempre: “ ma quel che dico è esposto in maniera comprensibile per questi miei giovani?”. Era un continuo ruminare per assicurarmi che io stesso avevo prima assimilato al meglio quanto andavo esponendo, cercando di porgere in maniera chiara e scorrevole quanto poteva apparire astruso e difficile. 
 Il rapporto corretto ed onesto tra insegnante ed alunno credo debba consistere in un continuo dare e  ricevere, e nel duplice scambio ciascun attore arricchisce la  propria cultura, nell’intelligenza, ragionamento, comportamento, senso morale ed onestà, per tradursi nel fondamentale rapporto sociale di libertà, giustizia, rispetto. E tutti sono buoni ad esprimere tante belle parole, si presentano alla televisione pieni di zelo, particolarmente in periodo elettorale, assicurando le migliori condizioni di vita per il cittadino: ma noi siamo di quelli che preferiscono giudicare più  dai fatti che dalle parole... 

***
[Anno 1953 - Cena del Diploma]
Cena del Diploma di Capitano Direzione Macchine, classe Quinta B, anno 1953
con il Preside Levi, la professoressa Crescini, i professori Lunardi e (il quarto da sinistra) Otello Caocci
 
...A quanto pare, cari amici, mi è scappata la penna e faccio un po’ di filosofia spicciola. Non intendo certamente portare una nota stonata in un simposio che vede cordialmente riuniti vecchi compagni di scuola e le proprie famiglie. La vostra è una riunione dove si ha la soddisfazione di rivedere gli antichi compagni, e molto probabilmente le vere amicizie sono proprio quelle disinteressate  che  hanno inizio tra i banchi della scuola. Si fanno bilanci di anni di vita trascorsi lontani gli uni dagli altri, delle realizzazioni, dei propositi, delle responsabilità che ciascuno ha dovuto affrontare da uomo, riuniti da una base comune trovata proprio nella Scuola. 
 Ed il caso vuole che in questa gioiosa riunione sia presente in ispirito anche un vecchio insegnante il quale non ha saputo resistere alla tentazione di salire ancora una volta in cattedra per aprire il proprio animo, con una confessione pubblica tra i suoi allievi, cattedra allo stesso livello di ciascuno di voi, in tutta umiltà, con l’animo denso di amicizia e stima...
***
...Grazie per il caro ricordo che è servito a rallegrare il mio spirito, e con affetto vi abbraccio tutti...”  
 
 O. Caocci
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
  
La presente opinione, volutamente retorica e provocatoria sul mezzo informatico più d'avanguardia ha preso spunto da questa lettera (ritrovata nel cassetto dei "ricordi ricorrenti") del nostro professore Otello Caocci di macchine (e termodinamica, che chiamerei "virtuosa" così come ho distinto in "virtuale" quella del mio precedente articolo "interattivo").  
[Clicca Qui.. per tornare all'articolo]
Clicca qui per tornare a (in) Cultura
  
 

 
 

[Bacigalupo: 21 novembre 1998]


contact@seeandlisten.it

Leggi ...altre Opinioni di Emilio Giuliano Bacigalupo Bacigalupo