CERNiera della Scienza
L'anello sotto il confine franco-svizzero
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo
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Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Energy and Civilization

Centro Europeo Ricerca Nucleare: cittadella del sapere scientifico e dell'applicazione tecnologica, posta nel baricentro del continente e "incernierata" con altri laboratori di Fisica, tra i quali quelli "Sotto il Gran Sasso" (vedasi nostro precedente articolo). Ancora con l'organizzazione AIACE del CCR/Euratom di Ispra, infatti, avevamo percorso il 25 ottobre 2008 le tre grandi gallerie - presso L'Aquila, città tanto bella quanto sfortunata - con macchinari sofisticati pronti per la "caccia e cattura dei neutrini" lanciati dal CERN: esperimento poi realizzato in seguito.
Qui parleremo invece della "collisione tra adroni" in piena accelerazione delle particelle atomiche: obiettivo raggiunto riproducendo il preannunciato miliardesimo di minuto secondo successivo alla nascita del creato, ad un "passo dal misterioso Big Bang".
L'esperienza in titolo è datata 11 marzo 2010 con un viaggio avventuroso da Milano a Ginevra per una tormenta di neve e disguidi di percorso (via San Gottardo anziché Monte Bianco): accolti cordialmente da Alberto Pace, Head Data Manager, ruolo che onora l'Italia così come quello ricoperto da altri scienziati tra i quali ci piace sottolineare la carica di Sergio Bertolucci, Direttore Scientifico del CERN.
Veniamo ospitati in sala conferenze con spiegazioni verbali e visive, nonché documentati ampliamente con cataloghi multilingue.
Siamo poi accompagnati in piccoli gruppi guidati da altri italiani, con ulteriori elementi conoscitivi, in alcuni siti, in particolare il centro controllo e la sala magneti; quindi visitiamo il museo storico e da qui un cenno introduttivo: L'Europa del dopoguerra, inizio anni '50, si vuole dotare di un caposaldo di Fisica Nucleare, una struttura schermata dall'atmosfera. Si inizia con un tunnel circolare a 100 metri di profondità ospitante il LEP ovvero "Large Electron Positron" a cui si raccorda successivamente un altro tunnel dall'impressionante circonferenza di 27 km, stessa quota, sotto Svizzera e Francia tra il lago di Ginevra ed i monti Jura: percorribile per ispezione e revisione, anche in bicicletta, anello acceleratore LHC ovvero "Large Hadron Collider". Il progetto fu concepito da fisici europei tra cui il Premio Nobel Carlo Rubbia ed in proposito ricordiamo la nostra scuola con nomi prestigiosi come Fermi, Pontecorvo, Amaldi, Zichichi.
Dalle iniziali 12 nazioni interessate al CERN adesso partecipano 37 paesi ed altri in misura minore; il personale complessivo si aggira sui 10000 addetti, soprattutto ricercatori. Questi hanno registrato il 30 marzo 2010 1'attesa "collisione tra adroni, in particolare protoni" accelerati quasi alla velocità della luce da magneti ad elio superfluido a -271,3° Celsius = 1,85° Kelvin, il punto più freddo raggiunto nel nostro pianeta: memorizziamo in merito il limite di -273,15°C = 0° Kelvin in cui ogni materia arresta il proprio moto vitale. Questo eccezionale evento, registrato sui monitor della sala controllo, incrementa la "fede scientifica" di avvicinarsi alla "particella di Dio" laicamente nominata il "bosone di Higgs" linguaggio criptico per conoscere la Creazione dell'Universo.
Nella fisica dell'infinitesimo si raggiunge la grandiosità di 7 TeraElectronVolt di energia accelerante, valore in progressione secondo la celebre equazione di Einstein E=mc2 cioé la massa per la cinetica al quadrato.







Vista aerea del sito e magnete in sezione

Officina ATLAS preparazione magneti

Controllo magneti nel tunnel sotterraneo


Nel grande tunnel, realizzato tra il 1996 e il 1998, sono tra loro collegati 5000 magneti acceleratori e superconduttori, ognuno quasi 5,4 metri di lunghezza e 1 metro di diametro, intervallati da 4 stazioni sperimentali dalle seguenti connotazioni: ATLAS, ALICE, CMS, LHCb. Sono acronimi dei rispettivi possenti macchinari: il primo richiama la forza titanica della mitologia, A Toroidal Lch ApparatuS, 7000 tonnellate e dimensioni 46x25x25 metri; segue A Large Ion Collider Experiment, 10000 tonnellate e 26x16x16 metri; poi Compact Muon Solenoid, 12500 tonnellate e 21x15x15 metri; infine Large Hadron Collider beauty (experiment), 5600 tollennate e 21x10x13 metri.
Gli studi di questi laboratori riguardano l'antimateria, le forze gravitazionali ed elettromagnetiche, il supersincrotrone; e molte altre ricerche dai nomi suggestivi per noi profani. Vediamo la sala controllo ATLAS ove i tecnici osservano sugli schermi dei computer l'esperimento in corso; alternandosi nel presidio di guardia del funzionamento sottoterra; quindi visitiamo l'officina ATLAS in cui si preparano e controllano i magneti citati.
Concludiamo la gratificante giornata nel museo del CERN, ricco di quadri esplicativi della storia e delle scoperte, con apparecchiature d'epoca: il progresso scientifico in visione.
Verrebbe spontaneo chiedersi il costo complessivo di progetto e di gestione, costruzione-materiali-personale: il bilancio è in attivo anzi remunerativo per il valore della tecnologia derivante da questa scienza geniale, presente ed in prospettiva. Citiamo qualche vantaggio per l'umanità: la medicina nucleare, la componentistica microelettronica, l'informazione internet, la criogenerazione industriale, l'ingegneria in generale. Sono molti traguardi di sviluppo tecnico e sociale di una evoluzione conoscitiva quasi più consona ad un'opera d'arte umana in una cattedrale laica della scienza: "dove cresce il futuro!".


www.seeandlisten.it/opinioni/egb73.html

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