Magie magiare
Itinerari d'Ungheria
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo
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Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Energy and Civilization


L'assonanza in titolo è un artificio retorico, meglio un espediente divulgativo delle esperienze percepite in quella terra durante tre viaggi turistici.
I1 primo viaggio venne organizzato nell'estate 1990 all'indomani dell'apertura delle frontiere, dopo la caduta del muro di Berlino e della "cortina di ferro": attraverso Cecoslovacchia, Polonia, Ungheria, Jugoslavia. Eravamo una trentina di viaggiatori da ogni parte d'Italia e stabilimmo una piacevole intesa conviviale, durante 15 giorni ed oltre 4000 chilometri in autobus: grazie anche alla guida dell'agenzia ed a quelle straniere in loco.
Comprensibile quindi la ridda di ricordi emozionanti, insoliti e cosmopoliti per quei tempi, qui circoscritti alla nazione magiara. Un accenno iniziale in merito: sulla collina di Buda (Pest è come noto in pianura al di là del Danubio), tra le statue equestri dei regnanti ungheresi notiamo quella di Eugenio Maurizio di Savoia Carignano.
Votato alle armi per lignaggio nobiliare si offrì ai servigi di Luigi XIV, ma venne accolto da Leopoldo I; come giovane valoroso condottiero contribuì a liberare Vienna dall'assedio dei Turchi, anno 1683, meritandosi anche il premio di una villa residenziale. Sull'altra sponda del fiume un'analoga memoria monumentale: Piazzale degli Eroi, con il cambio della guardia repubblicana, celebrante anche i caduti della resistenza patriottica all'azione sovietica del 1956.









BUDA:
Eugenio di Savoia

PEST:
Piazzale degli Eroi

BRATISLAVA:
Parlamento della Slovacchia

SOPRON:
Torre del Fuoco


Il secondo viaggio, nel 1996, fu caratterizzato da una variante più concentrata di quello precedente, apprezzando i miglioramenti intercorsi nella parte artistica e una maggior vitalità della gente, ricordandone due contrapposte accoglienze: la gradevolezza di Bratislava, la vicina capitale della neonata Slovacchia, per contro la difficoltà di frontiera per rientrare nell'indipendente Slovenia.
Il terzo viaggio, più recente, è stato dedicato unicamente all'Ungheria e - sottotitolo - alle sue abbazie; complementarità di altre mete spirituali e culturali.
Attraversiamo il confine austro-ungarico e la cittadina di Sopron, replica in minor dimensione la grazia architettonica appena ammirata a Vienna. La cattedrale di San Giorgio e la Torre del Fuoco, alta 63 metri, sovrastano un'edilizia barocca deliziosamente datata 700 anni di storia. Proseguiamo visitando il castello di Fertod, XVII secolo, e sostiamo a Gyor cittadina similmente graziosa lambita dal fiume Rabca. Apprezzate la cattedrale di San Ladislao e la chiesa dei Carmelitani.
Riprendiamo l'itinerario in pianura quando, su un colle di 242 metri, si erge l'abbazia benedettina di Pannonhalma, "magia magiara" per antonomasia, su cui svetta una torre a sezione quadra.









PANNONHALMA:
Abbazia

JANOS HUNYADI:
Statua a Buda

ESZTERGOM:
Cattedrale e Danubio

PECS:
Cattedrale, XI Secolo


E' in corso la festa di 1000 anni fa, quando il principe Geza ospitò su questo Monte Santo i monaci missionari. Successivamente vissero Santo Stefano e San Martino. Stupendi gli interni del santuario: basta ricordare che questo sito è divenuto Patrimonio dell'umanità.
Verso sud visitiamo Veszprem, pregevole località per secoli fortezza episcopale dopo la fondazione della diocesi, nel secolo XI, da parte del santo re Stefano I.
A breve distanza eccoci al cospetto di una "magia" della natura: il lago Balaton, largo mediamente 8 km e lungo ben 80 km, profondo al massimo 10 metri circa: un'estensione di 590 km2 assicura un enorme salutare luogo vacanziero con migliaia di natanti da diporto e di traghetto. Si protrae soltanto la piccola penisola di Tihany sulla cui altura, in splendida posizione panoramica, si accompagna una "magia" dell'arte: l'abbazia benedettina fondata nel 1055 dal re Andrea I. Intorno la fortezza del 1267 che ebbe un ruolo importante nelle battaglie contro i turchi e venne distrutta nel 1702 dalle truppe asburgiche.
Notizie del genere ne richiamerebbero tante altre dato l'epicentro europeo dell'Ungheria attorniata da sette nazioni spesso con intenti bellicosi, nel corso dei tempi; aggiornandoci con la seconda guerra mondiale e le successive complicazioni politiche, ha conservato quasi tutti i territori originari. Un'altro tratto della sua fierezza, curiosamente, è rappresentato dalla propria lingua: l'ugrofinnico parlata da nessun popolo vicino fuorché da quello finlandese.
Punto focale dell'itinerario è Budapest, città tanto affascinante e conosciuta che volutamente trascuriamo per non monopolizzare l'articolo.
Un'eccezione: tra i tanti pregevoli monumenti la statua equestre di Janos Hunyadi, che respinse l'attacco di Maometto II a Belgrado, secolo XV, ed il cui figlio Mattia Corvino salì al trono segnando un periodo di grande potenza statale e di notevole fioritura culturale. Accenniamo ad una duplice "magia": quella sotterranea delle acque termali spontanee e quella dell'uomo realizzatore di eleganti strutture attrattive per la salute ed il relax della gente.
A nord della capitale sostiamo a Szentendre, cittadina con la cattedrale serbo-ortodossa ed il museo delle icone. Risaliamo il Danubio e dopo un'ampia ansa verso ovest visitiamo la fortezza di Visegrad, che offre al turismo un'accattivante rappresentazione storica il cui folclore, costumi e musica, danze e quadri, è famoso in Ungheria ...quasi una "magia".
Ancora una curva e, sempre sulla sponda destra - sulla sinistra inizia la Slovacchia - ci appare Esztergom, nobilitata dalla chiesa primaziale cattolica e da un panorama suggestivo.
Ecco l'ultima tappa magiara verso la Croazia: la città di Pecs con la cattedrale di Sant'Agostino, la statua della Trinità, la piazza del municipio.
Lasciamo questa nazione con una riflessione sulle sue bellezze dopo aver visto, velocemente, in una settimana, meno di metà della propria estensione, ad ovest del Danubio.
Potessimo ritornare per un itinerario completo ad est, nella oltre metà del territorio, forse potremmo scrivere di un'ulteriore "magica magia magiara".


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Magie magiare - all rights reserved - 6 settembre 2011
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