E' questo l'oggetto della ricerca che Marta, grazie ad una esperienza decennale nel settore orafo e grazie ad una solida preparazione artistica, va realizzando nel suo laboratorio orafo artigiano di Via 5. Matteo, 40 a San Gimignano.

Il gusto e la sensibilità dell' "homo faber" si riversano nei preziosi manufatti, filtrati dall'amore per il bello e dalla voglia di fondere, ed infondere, all'interno del metallo più nobile, esperienze e tecniche diverse, ed a prima vista lontane.

L'incontro fra il mondo pittorico, e quello dell'arte orafa, rappresenta il tratto distintivo della Sua produzione; la fusione del metallo è la scaturigine sia del supporto, sia del naturale completamento della realizzazione pittorica.

La produzione è permeata dalla prepotente suggestione esercitata da quei luoghi di cui Marta è figlia; quei luoghi cari all'immaginario collettivo che richiamano, rifuggendo dal rito della riproduzione tanto caro alla produzione di largo consumo, i fasti dell'arte orafa etrusca e delle saghe medievali.

E' una ricerca bellissima e difficile allo stesso tempo.

Un cantiere concettuale e pratico in continuo divenire, sempre aperto a nuove intrusioni, ma con dei paletti chiari e ben fissati.

Un'opera tutta dedicata a fondere, o meglio "rifondere", senza possibilità di dare preminenza a nessuna delle due, la componente artistica e quella artigiana.

La costante ricerca di un soddisfacente punto di incontro fra le tipiche modalità costruttive e progettuali del metallo nobile ed i canoni e le tecniche del mondo pittorico, trova nell'arte della miniatura, di cui si riportano alcuni esempi, un primo importante momento di conferma.

Nel suo sperimentare, Marta, aveva già individuato altre realizzazioni nelle quali era possibile attuare questa fusione, ma con questi preziosi manufatti si riesce a dare ragione delle evidenti capacità tecniche di cui dispone; in essi è la manualità e la sensibilità dell'artista a prevalere, pur in presenza di accorgimenti costruttivi di grande importanza che danno altresì ragione delle indiscusse abilità orafe.

Dalla lettura del pur breve curriculum vitae, traspare evidente che parlare di Marta solamente come orafa non dà ragione di tuffo il complesso mondo di suggestioni e di colori da cui trae spunto la sua attività creativa.

L'elemento pittorico è da sempre l'alter ego di quella che potremmo definire la sua attività professionale, tanto da non poter affermare con certezza quale delle due è la sua vera attività, anzi, è forse il caso di dire che hanno entrambe un peso equipollente.